Corso Como, condanne confermate per Baby Gang e Simba La Rue

La Cassazione ha confermato le condanne detentive di Baby e Simba

Il caso Corso Como si è chiuso una volta per tutte. Ieri la Corte di Cassazione ha emesso il verdetto finale, confermando le condanne stabilite in appello: 2 anni, 9 mesi e 10 giorni a Baby Gang e 4 anni e 6 mesi a Simba La Rue.

#CrimeTime Simba La Rue e Baby Gang sul SUV pieno di erba (e senza patente)

Il percorso giudiziario di Baby Gang è stato tutt’altro che lineare. Dopo la prima condanna a 5 anni e 2 mesi, il 9 luglio 2024 la Corte d’Appello di Milano aveva ridotto la pena a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni. Il motivo? L’accusa di rapina era stata cancellata per lui e altri tre imputati, tra cui il suo manager Chakib Mounir, con la formula “per non aver commesso il fatto”. In effetti, da quello che si poteva vedere anche dai filmati delle videocamere di sorveglianza pubblicati da Le Iene, la rissa di via Tocqueville dove erano rimasti feriti due senegalesi la notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 non era scoppiata per una rapina.

Tolta l’accusa più pesante, però, Baby Gang è stato condannato comunque per rissa, lesioni e detenzione di arma clandestina. Scarcerato a giugno 2024, Baby si era visto revocare i domiciliari poco dopo. Ora, con la condanna definitiva, potrebbe evitare il carcere chiedendo l’affidamento in prova ai servizi sociali. Quella della sparatoria di Milano non è l’unica battaglia legale di Zaccaria, che recentemente è stato condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi per resistenza a pubblico ufficiale.

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La situazione è ancora peggiore per Simba La Rue, che oltre alla condanna di ieri deve sommare quella a 3 anni e 9 mesi per la “faida tra trapper” e il “piccolo inconveniente” dell’inizio dell’anno, quando era stato trovato a girare in auto per Milano senza patente e con della cannabis nel bagagliaio. Anche in quel caso, come in tribunale, accanto a lui sedeva l’amico Baby Gang.