21Savage imbroglia Adin Ross, aveva segnato le carte
Le sorti della partita tra 21Savage e lo streamer si erano ribaltate verso la fine
21 Savage avrebbe truffato il giovane streamer Adin Ross durante una partita a carte. Pare infatti che il rapper avesse utilizzato carte segnate nella partita, ma per molti si è trattato di una trovata per garantire visibilità a entrambe le parti. Durante il live di giovedì, la partita era molto combattuta -e la posta molto alta. Verso la fine 21 era in perdita di 400K, salvo poi averne vinti 120. Allo stesso tempo in chat si era diffuso un messaggio che faceva riferimento a un momento preciso, in cui un membro della crew di Savage avrebbe indicato una carta mentre Ross aveva dato un’occhiata al computer. Apparentemente la carta in questione era segnata, ed era una regina.
#Podcast Ogni Sera – Il produttore statunitense arruola Future, 21 Savage, James Blake e altri ancora per la colonna sonora del secondo episodio del franchise animato di Spider-ManDopo la conclusione della partita, Ross si è accorto della situazione in chat e ha mostrato delle carte graffiate alla telecamera. 21 si è dichiarato innocente e insieme hanno esaminato un mazzo ancora sigillato, per controllare che non presentavano gli stessi segni. Successivamente si sarebbe scoperto che il mazzo era stato portato dalla crew di Savage. Alla fine i due hanno concordato di annullare la scommessa, ma in ogni caso il rapper ha promesso 400 mila dollari a Ross per onorare il suo debito, nonostante non fosse a conoscenza della truffa.
#Boom! Vogue chiede 4M $ di danni a 21 Savage e DrakeIn rete la vicenda è stata accolta con scetticismo e in molti sostengono che fosse stato tutto studiato a tavolino per creare content drama. Non sarebbe la prima volta per Ross, che è stato coinvolto in diversi casi di clickbaiting; risale solo alla scorsa settimana il controverso episodio in cui, insieme al collega Vitaly, avrebbero contribuito ad arrestare un presunto pedofilo, consegnandolo alle forze dell’ordine solo dopo averlo umiliato pubblicamente in un modo sospettosamente artefatto.
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