Ye pubblica il corto “Bully”, ma prima insulta mezzo mondo

Ye si è lasciato andare sui social prima di pubblicare il film

Ye
Photo Credits: David Shankbone

Il concetto di “hype” di Ye è piuttosto singolare. Martedì notte ha pubblicato a sorpresa Bully, non il disco ovviamente, ma un film con alcuni spoiler dei brani che ci saranno nell’album. E per promuoverlo si è affidato ai social, dove ha insultato mezzo mondo.

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Ye ha pubblicato il filmato su Frame.io, accompagnandolo (ovviamente) da un post su X rigorosamente in capsolock -qualcuno dovrebbe sistemargli la tastiera: “BULLY SHOT AND DIRECTED BY ME EDITED BY HYPE WILLIAMS”. Pochi minuti dopo ha caricato altre tre versioni del film, che sono già disponibili su YouTube in versioni da 29 e 45 minuti.

Il cortometraggio si apre con Saint West, il figlio di Ye, protagonista di un wrestling match in slow-motion contro diversi avversari sul ring. Il tutto è accompagnato dalle tracce inedite di Bully ancora in lavorazione, tra cui le già note “Preacher Man” e “Beauty and the Beast”. “L’album non è finito”, ha ammesso Ye, “metà delle voci sono AI. Ora odio l’AI, quindi riregistrerò tutto. Voglio vedere cosa vi piace davvero”, ha scritto su X.

Prima dell’uscita del film, Ye ha pensato che fosse una buona pubblicità inimicarsi ulteriormente tutta la classe VIP americana: su X ha attaccato Drake, Playboi Carti, Kendrick Lamar, Tyler, The Creator, Future, Metro Boomin, Jim Jones, Travis Scott, Kid Cudi e persino il compianto Virgil Abloh, oltre all’ex moglie Kim Kardashian. Le sue dichiarazioni hanno acceso nuove tensioni nel rap game, in particolare con Drake e Playboi Carti, con i quali il rapporto si è incrinato pesantemente negli ultimi mesi.

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Secondo fonti vicine a Ye, l’idea del film sarebbe nata da un episodio personale: Saint West sarebbe stato coinvolto in una rissa tra bambini in un parco giochi, un evento che avrebbe ispirato il concept del cortometraggio. La scelta del wrestling come tema principale non è casuale: il ring diventa una metafora delle battaglie personali e artistiche di Kanye, che da anni affronta il mondo come se gli avesse insultato la madre. Chi sa se Bully, sempre che esca effettivamente il 15 giugno, sarà metà Kanye e metà AI o si degnerà di registrare le voci sul serio.