Jordan Jeffrey aveva subito violenze: riaperto il fascicolo

Jordan Tinti sarebbe stato stuprato da un cinquantenne un anno prima del suicidio

Jordan
Image generated by ChatGPT

Quando avevamo riportato la notizia della morte di Jordan Tinti ci eravamo augurati che si imparasse qualcosa da quella vicenda. Da allora non ci sono stati grandi miglioramenti nel sistema scolastico o in quello detentivo, ma c’è anche da considerare che è trascorso meno di un anno da allora. Una cosa però è successa: il suo fascicolo è stato riaperto e un uomo di mezz’età andrà a processo per violenza sessuale.

News La morte di Jordan Jeffrey Baby è il riflesso delle lacune strutturali

Il gip di Pavia Luigi Riganti ha deciso di riaprire l’inchiesta dopo l’opposizione della difesa all’archiviazione del caso, ordinando l’imputazione coatta per l’uomo che era stato in cella con Jordan. Si tratta di un individuo di circa cinquant’anni originario della provincia di Alessandria e detenuto nel carcere di Torre del Gallo insieme a Tinti un anno prima del suo suicidio. A quanto pare l’uomo avrebbe drogato Jordan con un antipsicotico e, mentre questi era privo di sensi, avrebbe abusato di lui; dopodiché Tinti si sarebbe svegliato e avrebbe urlato chiedendo aiuto alle guardie. A confermare l’episodio anche il terzo inquilino della cella che avrebbe assistito alla scena. Il giorno successivo Jordan avrebbe presentato una querela.

Jordan Jeffrey Baby, questo il suo nickname da trapper, si trovava nel carcere di Torre del Gallo solo da una decina di giorni quando è stato trovato impiccato alle sbarre della finestra. Era stato trasferito nella prigione dopo aver scontato un po’ della pena in una comunità terapeutica pavese. Jordan era stato condannato a 4 anni e 4 mesi per rapina aggravata da odio razziale insieme a Traffik, condannato a un anno in più di lui.

Potrebbe interessarti anche  Traffik condannato a 3 anni, aveva maltrattato Jordan Jeffrey in cella

I due avevano trascorso un po’ di tempo condividendo la cella, ma il loro rapporto era ben lungi dall’essere definibile come amicizia: lo scorso ottobre Traffik è stato condannato a 3 anni e 1 mese dal Tribunale di Pavia con l’accusa di maltrattamenti nei confronti di Jordan, che aveva subito minacce e percosse solo pochi giorni prima della sua morte. A questo quadro va adesso aggiunta anche la violenza sessuale da parte dell’alessandrino.