Innocente, vostro onore: Lil Durk risponde alle accuse federali a L.A.

Durk si è dichiarato non colpevole di omicidio su commissione dopo il trasferimento in California 

Lil Durk
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Ieri Lil Durk si è dichiarato non colpevole di omicidio su commissione. Trasferito in una prigione federale a Los Angeles dal centro detentivo di Miami, il rapper è stato accusato formalmente in tribunale, dove probabilmente tornerà il 12 dicembre per determinare se gli sarà concesso di uscire su cauzione.

#CrimeTime Altre due accuse per Lil Durk: rischia ufficialmente l’ergastolo

Durk è attualmente detenuto al Metropolitan Detention Center e i procuratori hanno richiesto che rimanga incustodita fino al processo federale in quanto “pericolo per la comunità”, oltre che per evitarne la fuga. Oltre all’omicidio su commissione, dal 7 novembre gli sono contestati anche i reati di uso di strutture interstatali per commettere un omicidio su commissione che ha provocato la morte e di uso, trasporto e scarico di armi da fuoco e mitragliatrici, nonché possesso di tali armi nell’ambito di un crimine violento che ha portato alla morte.

La “morte” a cui si riferiscono le accuse è quella di Lul Pab, cugino di Quando Rondo rimasto ucciso al posto suo in un agguato nell’agosto del 2022; alla sparatoria avevano partecipato cinque membri dell’OTF o di gang alleate, apparentemente dietro ordine e compenso di Durk che si sarebbe così vendicato dell’omicidio di King Von avvenuto due anni prima. Tra le prove ottenute dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, “I registri bancari e di volo”che “mostrano che un membro di OTF e stretto collaboratore di [Durk] ha coordinato e finanziato il viaggio di cinque co-cospiratori da Chicago alla California il giorno prima dell’omicidio”. Si tratterebbe di Kavon London Grant aka Vonnie, braccio destro di Durk in questa operazione.

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Se giudicato colpevole di tutti i capi d’accusa, Durk rischia l’ergastolo. Ma è in buone mani: sembra infatti che si sia affidato a Drew Findling, il BillionDollarLawyer, per usare il soprannome che gli aveva dato Young Dolph. Di stanza ad Atlanta, Findling in passato ha difeso (ironia della sorte!) NBA YoungBoy nel suo caso federale di porto d’armi, ma anche i Migos, Gucci Mane, Waka Flocka Flame, Offset, DaBaby, Cardi B e persino Donald Trump. Durk potrà quindi entrare tranquillo in tribunale il 7 gennaio, quando il giudice distrettuale Michael W. Fitzgerald aprirà il suo processo federale.