Buzbee dichiara guerra a Diddy: 5 denunce (una vittima aveva 13 anni)

Diddy è stato citato in giudizio da tre donne, un uomo d’affari e un personal trainer

Diddy
Photo Credits: Arthur from Westchester County north of NYC, USA, at Arthur@NYCArthur.com

Ieri Tony Buzbee ha depositato altre cinque denunce presso il Tribunale del Distretto Sud di New York City. In tutte le cause Sean Combs è accusato di aggressione sessuale, sia da uomini che da donne. Una di queste avrebbe avuto solo 13 anni nel momento della violenza.

#Diddygate Caso Diddy: i suoi legali chiedono di rivelare l’identità degli accusatori

A questo punto il racconto diventa simile a tutti gi altri: la ragazzina, dopo aver firmato un accordo di riservatezza, si sarebbe aggirata per la location della festa dove erano sparse diverse star della musica e del cinema che indisturbate assumevano droghe o si lasciavano andare a comportamenti sessuali; a un certo punto avrebbe bevuto un drink corretto e si sarebbe sentita stordita, dopodiché si sarebbe consumata la violenza. Mentre Combs infieriva sul suo corpo ci sarebbero state due celebrità a guardare. La vittima sarebbe poi riuscita a fuggire, trovando riparo in una vicina stazione di servizio.

Tre delle altre denunce riguardano aggressioni avvenute nel 2022 e sono state presentate da un uomo d’affari, un personal trainer e una rapper donna, mentre l’ultima denuncia è molto più vecchia in quanto i fatti risalirebbero al weekend del Memorial Day del 2014.

I legali di Puff hanno dichiarato l’innocenza del loro assistito: “Il signor Combs e il suo team legale hanno piena fiducia nei fatti, nelle loro difese legali e nell’integrità del processo giudiziario. In tribunale, la verità prevarrà: il signor Combs non ha mai aggredito sessualmente nessuno, né adulto né minore, né uomo né donna”.

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Inoltre l’attivazione da parte di Buzbee della linea telefonica dedicata esclusivamente al magnate, che nelle sole 24 ore dopo la conferenza stampa del 1 ottobre ha ricevuto oltre 12 mila chiamate, è stata definita come un mero tentativo “di attirare l’attenzione mediatica” dagli avvocati.