Drake sta aiutando Young Thug con le spese legali

Drake ha ammesso di sostenere economicamente l’amico in una storia Instagram

Drake. Photo Credits: The Come Up Show

Chi ha detto che solo Kendrick fa beneficienza? Il suo rivale (o socio in affari, considerando le parole di J Cole) Drake ha recentemente dichiarato di aiutare economicamente l’amico Young Thug nel processo RICO alla sua crew/etichetta/gang YSL.

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In una storia Instagram Drizzy ha pubblicato un ironico selfie in cui fa la duckface, ma il messaggio in sovrimpressione è molto più serio, sebbene a prima vista non sembri: “I ain’t talking to talk man I really put 🥖on the 💼 3 Jeff”. Per tutti coloro che ancora parlano attraverso il lessico e non le emoji, la traduzione sarebbe qualcosa come “Non parlo tanto per parlare, davvero metto del pane (slang per denaro) nel business, Jeff libero”. 

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Insomma, nessuna informazione sulle cifre o su particolari più specifici, ma ci sono pochi dubbi riguardo l’interpretazione. Jeffrey Williams aka Young Thug sta affrontando un processo che ha dell’incredibile da circa due anni. La quesitone è dimostrare che la crew/etichetta discografica di Thug, YSL, fosse in realtà una gang a tutti gli effetti, dedita a compiere i reati tipici della criminalità organizzata.

Di per sé, l’incriminazione non sarebbe nemmeno tanto originale, se non fosse che in questi anni in aula è successo un po’ di tutto. Dai testimoni che si addormentano alla sbarra, agli avvocati licenziati in tronco o arrestati (per propria decisione), fino ai giudici che lasciano l’aula esasperati, se ne sono viste di tutti i colori.

L’ultimo episodio eclatante riguarda la giudice Whitaker che, vedendosi presentare l’ennesima mozione per “mistrial” (annullamento del processo per errori giudiziari), ha ceduto alla frustrazione e si è sfogata. “Non riesco a capire di cosa si tratti”, ha cominciato, “Se sia una mancanza di sincerità. Non voglio diffamare il procuratore che mi sta davanti in questo momento, ma mi sconcerta il fatto che qualcuno con i suoi anni di esperienza, volta dopo volta, apparentemente continui a non scoprire le carte di proposito”. Dopo la ramanzina, Whitaker ha lasciato l’aula per qualche minuto. Comunque la mozione è stata respinta.