“The Spark”, il rap virale dei bambini irlandesi fa il botto
I bambini del Kabin Studio hanno realizzato una canzone che a sorpresa è diventata virale
Si intitola “The Spark” il brano interamente realizzato da bambini e ragazzini irlandesi che in queste settimane sta facendo il giro di internet. Dalla sua uscita il 15 maggio è presto diventato virale, venendo eletto a canzone dell’estate. Niente male per un brano realizzato con un budget molto ridotto da una trentina di piccoli rapper di età compresa tra i nove e i dodici anni, alcuni provenienti da Knocknaheeny, un sobborgo di Cork, altri residenti in un alloggio per rifugiati a Lisdoonvarna, nella contea di Clare.
News Tory Lanez compra 50 mila dollari di vestiti per bambini e mamme singleLa canzone è diventata un inno per il Cruinniú na nÓg, il Raduno della Gioventù finanziato da Creative Ireland che raccoglie centinaia di eventi gratuiti per bambini e adolescenti in tutta l’Irlanda. Un destino appropriato, considerando che la sua creazione è stata supportata dallo stesso ente governativo e realizzata grazie al progetto Rhyme Island del Kabin Studio, un’iniziativa che riguarda i giovani e la musica. L’idea per la canzone è nata a marzo durante uno dei workshop settimanali dello studio, ha raccontato il direttore creativo GMC: “Volevamo lavorare su qualcosa di vivace e abbiamo messo su una traccia drum’n’bass. Abbiamo trovato il ritmo e iniziato a inventare idee per il ritornello e il coro”. I bambini hanno poi sviluppato il ritornello e il primo verso durante un workshop a Pasqua, dopodiché i tutor hanno portato il materiale in un centro di accoglienza per rifugiati a Lisdoonvarna, dove altri bambini l’hanno completato.
Entrambi i gruppi si sono poi riuniti a Cork per girare il videoclip nel centro della cittadina e su un autobus 202, completando le riprese in un solo giorno. Il tutor SwanIGuess si è occupato di filmare e montare il video. “Facciamo le cose rapidamente. Facciamo questo tutto il tempo: nuove canzoni ogni settimana. Questa è semplicemente andata un po’ oltre” ha ammesso GMC, aggiungendo che l’eventuale ricavato sarà destinato a supportare lo studio e il centro di accoglienza”.
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