Arrestato Keefe D per l’omicidio di Tupac Shakur del 1996

Lo storico omicidio ”Tupac” avvenuto nel 1996, ha avuto finalmente una svolta, dopo aver frustrato gli investigatori per decennni e affascinato il pubblico per anni dando vita a diverse teorie del complotto.

L’ultimo testimone vivente della tragica sparatoria in cui ha perso la vita il rapper Tupac Shakur a Las Vegas è stato incriminato per omicidio venerdì scorso.

Una giuria del Nevada ha incriminato Duane “Keffe D” Davis con l’accusa di omicidio dopo aver esaminato le prove del caso per diversi mesi. Il vice procuratore distrettuale capo della contea di Clark, Marc DiGiacomo, in tribunale venerdì ha raccontato che Davis è stato a lungo l’unico indagato dagli investigatori della polizia.  Avendo anche ammesso in alcune interviste, e nel suo memoir del 2019 “Compton Street Legend”, di essere stato nella Cadillac da cui è partito il fuoco nel settembre del 1996.

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DiGiacomo ha descritto Davis come il “comandante sul campo” che “ha ordinato la morte” di Shakur, ucciso a 25 anni su una strada di Las Vegas.

La polizia di Las Vegas aveva perquisito l’abitazione di Davis a luglio. Sui documenti ufficiali che la polizia ha pubblicato, si evince che gli inquirenti stessero cercando oggetti “relativi all’omicidio di Tupac Shakur”. Tra cui: diversi computer, un cellulare, un hard disk, una copia della rivista Vibe con Shakur in copertina, diverse pallottole calibro .40, due “contenitori con fotografie” e una copia del memoir di Davis.

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“Si è spesso detto che la giustizia ritardata è giustizia negata”, ha dichiarato il procuratore distrettuale Steve Wolfson dopo l’udienza in un breve commento alla stampa. “In questo caso, la giustizia è stata ritardata, ma non sarà negata”.

Shakur, in quel tragico settembre del ’96, si trovava a bordo di una BMW guidata dal fondatore della Death Row Records, Marion “Suge” Knight, il quale guidava in mezzo a una fila di circa 10 auto. Erano fermi a un semaforo vicino alla Las Vegas Strip quando una Cadillac bianca si è affiancata e ha scoppiato diversi colpi d’arma da fuoco. Shakur è stato colpito più volte ed è morto una settimana dopo.

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All’epoca, Shakur era in conflitto con il rapper rivale Biggie Smalls, noto anche come Notorious B.I.G., che fu ucciso nel marzo del 1997, probabilmente a causa di quello stesso omicidio. In quel periodo, entrambi i rapper erano nel bel mezzo di una rivalità tra la costa est e la costa ovest che ha caratterizzato la scena hip-hop durante la metà degli anni ’90. La morte di Shakur è avvenuta mentre il suo quarto album da solista, “All Eyez on Me”, era in classifica con circa 5 milioni di copie vendute. Nominato sei volte per un Grammy Award, Shakur è considerato uno dei rapper più influenti e versatili di tutti i tempi.