Le etichette capitalizzano e sfruttano la violenza e le morti, sostiene Vince Staples
Vince Staples ha criticato le etichette discografiche per aver capitalizzato i cataloghi dei rapper morti e aver trovato “soldi nella violenza”.
Redazione
In un’intervista all’emittente di NYC Hot97, riporta HipHopDX, il nativo di Long Beach Vince Staples ha spiegato come le etichette aprano i budget di marketing e radio ogni volta che un artista muore, in modo che possano sfruttare appieno il loro catalogo grazie alle tragedie.
Nella prima parte dell’intervista Vince Staples ha anche riflettuto sulla sua relazione con il compianto Mac Miller, che ha fatto di tutto per aiutarlo a far decollare la sua carriera rap. Staples ha ricordato che Mac è andato a prenderlo a casa di sua nonna per andare in studio e il rapper di Pittsburgh lo ha presentato a artisti del calibro di ScHoolboy Q, Ab-Soul e Future.
News Eminem pubblica “Killer (remix)”, con Jack Harlow e Cordae“Mi ha dato consigli ma anche opportunità, direi che è il modo più semplice per dirla”, ha detto il rapper in riferimento al suo mentore Mac Miller “Tipo, ‘Dovresti fare più musica, ma ti aiuterò anche con i beats. E non te li addebiterò, e ti porterò in tournée’, e si è assicurato che io non avessi spese durante il tour”. Mac Miller è scomparso nel 2018, all’età di 26 anni, stroncato da un’overdose.
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