Chi era King Von? E cosa c’entrano Quando Rondo e NBA Youngboy con il suo omicidio
Articolo di Redazione
9.11.2020
King Von aveva 26 anni ed è stato un rapper in cima alle classifiche Billboard con “Grandson, Vol. 1” e “Levon James“. Ma venerdì sera ha concluso la sua carriera nel peggiore dei modi. E’ stato ucciso insieme a un suo amico, crivellato di colpi di fronte a un night club di Atlanta. Solo la scorsa settimana aveva pubblicato l’album “Welcome To O’Block“, un disco con un’energia pazzesca e che faceva intuire le rosee prospettive di questo ragazzo.
Poco dopo avere firmato il contratto per l’etichetta Only the Family, il 1º agosto, Von aveva pubblicato il singolo Problems. Il 6 dicembre 2018 era uscito Crazy Story e il video per la canzone è stato pubblicato poco più tardi, l’11 dicembre 2018. Il singolo è stato da subito un successo che ha raccolto più di 20 milioni di visualizzazioni diventando una hit fra le strade di Chicago. Hanno fatto seguito i singoli Cousins con JusBlow600 nel marzo 2019 e il 3 giugno 2019 il singolo “Ok Ok Ok” di Booka600 insieme a Lil Durk.
Proprio con Lil Durk comincia una fortunata collaborazione, nel maggio del 2019 raggiunge le classifiche con Crazy Story 2.0 proprio insieme a Lil Durk mentre nel luglio dello stesso anno pubblicano un’altra collaborazione musicale intitolata Like That. Finalmente a settembre dello stessoa anno, Von, pubblica il suo album di debutto Grandson, Vol. 1., e l’album debutta nella Billboard 200.
“L’artista ventiseienne ci ha lasciati proprio mentre il mondo iniziava a cogliere le profondità dei suoi talenti”, ha detto in una dichiarazione Erin Ryan, editore di King Von. “Era un padre devoto, un amico profondamente leale e un uomo che si prendeva cura della sua gente prima di se stesso. Abbiamo il cuore spezzato per la sua famiglia, i suoi amici, la sua squadra e i suoi fan”.
Cosa è successo?
Il Georgia Bureau of Investigation ha ricostruito l’accaduto con queste parole: “Nel parcheggio del Monaco Hookah Lounge due uomini hanno avvicinato il rapper e i suoi amici. Hanno iniziato a litigare e sono stati esplosi colpi di arma da fuoco. Agenti della polizia di Atlanta in servizio e fuori servizio hanno risposto al fuoco. Bennett e un altro uomo sono morti a causa delle gravi ferite riportate, altre quattro persone sono in cura in ospedale”. La polizia ha dichiarato che non sono stati gli agenti ad avere ucciso il rapper di 26 anni: “In questo momento, i nostri investigatori ritengono che il signor Bennett (King Von) sia stato colpito durante la sparatoria iniziale tra i due gruppi di uomini, prima che la polizia rispondesse e tentasse di fermare la sparatoria. Parte dell’indagine dovrà determinare chi è stato colpito dal fuoco dei sospetti e chi da quello degli agenti” fanno sapere in una nota ufficiale.
La polizia ha detto di aver trovato tre sospetti con ferite da arma da fuoco che sono stati portati in ospedale dalle ambulanze, mentre altre tre persone sono andate in ospedale con veicoli privati.
Quattro persone sono in cura negli ospedali della zona e al momento in cui scriviamo uno è estremamente critico e gli altri sono stabili.
Cosa c’entra Quando Rondo?
La sparatoria sembrava essere un incidente tra uomini armati, una baruffa diventata una sparatoria come ce ne sono state tante negli USA. Il problema è che una delle piste più battute dagli agenti vedrebbe coinvolto un altro rapper, cantante e produttore discografico molto famoso (attualmente sotto Atlantic Records e l’etichetta Never Broke Again, LLC di NBA Young Boy) ovvero Quando Rondo.
Il rapper non sarebbe coinvolto in prima persona nella sparatoria ma i sospetti dalla polizia di Atlanta sono caduti sui membri appartenenenti alla sua crew.
Nel gennaio 2018, Quando Rondo aveva pubblicato la canzone I Remember con Lil Baby che lo aveva lanciato nel panorama mainstream, accumulando milioni di visualizzazioni su Youtube. Il 17 aprile 2018, aveva pubblicato il suo primo mixtape, Life B4 Fame, nell’album sono presente le collaborazione con Lil Baby, Lil Durk e OMB Peezy.
Nel giugno 2018, Quando Rondo pubblica il singolo Kiccin’ Shit, con il quale annuncia di essere il primo a firmare per l’etichetta distribuita da Atlantic Records, di YoungBoy Never Broke Again, chiamata appunto Never Broke Again, LLC. Nell’agosto di quell’anno, lui e Kevin Gates sono stati protagonisti della canzone I Am Who They Say I Am di YoungBoy Never Broke Again.
Ed è qui che entra un terzo elemento nell’equazione…
NBA Youngboy è il mandante?
Da mesi si vocifera che il rapper di Chicago King Von fosse in disaccordo con NBA Youngboy soprattutto dopo un piccolo beef sui social, durante una Live su instagram. Ma durante una recente conversazione con DJ Akademiks, King Von, aveva però chiarito che non c’era astio tra lui e NBA. Il rapper di Chicago aveva anche detto che lui e NBA YoungBoy hanno gli stessi “interessi”, il che ha spinto Akademiks a chiedersi se stessero litigando per le donne. Ma il rapper ha negato qualsiasi cosa e anzi ha detto che lui e l’NBA YoungBoy, in realtà, non si stanno affatto antipatici a differenza di quanto hanno affermato i fan su Internet.
Però, c’è un però. Quando Rondo è un protetto di NBA Youngboy e nutre più di una semplice amicizia per il suo protettore e la sua etichetta. Ha una venerazione e una fedeltà tale che potrebbe essere letta, da qualche giudice o detective, come appartenenza a una vera organizzazione criminale. Il tipo di fedeltà che porta a compiere gli omicidi, per salvaguardare l’onore e gli affari.
Sopratutto se la ”relazione” tra ”Boss” e ”Gregario” è andata in crisi. Una crisi legata a motivazioni di ego, certo. Perchè Atlantic Records ha trasformato Quando Rondo in un diretto competitor di NBA Youngboy. Dal momento in cui Quando Rondo ha firmato per Atlantic, la major gli ha di fatto concesso il pass per la stessa notorietà, gli stessi investimenti e le stesse ”coccole” che concedeva, finora, solo a NBA Youngboy. NBA potrebbe essersi sentito tradito dall’amico e, punto nell’orgoglio, potrebbe aver pensato che Quando Rondo doveva dimostrare la sua ”fedeltà” all’organizzazione che lo aveva cresciuto. Dimostrare cioè di non stare cercando di rubare il trono a NBA. In che modo? Portandogli la testa del suo rivale…King Von. E’ un processo psicologico tipico delle gang e delle organizzazioni criminali, ma la domanda è: dove sono le prove?
E’ ovvio che noi speriamo non si sia trattato dell’omicidio intenzionale di un rivale, ma al momento le piste degli investigatori conducono qui. Anche se mancherebbe un solido movente che farebbe scattare le manette per Quando Rondo e NBA Youngboy.
Intanto proseguono le parole di commiato dalle star USA. LeBron James, che è cresciuto a Chicago, si è unito con l’amico Lil Durk nel cordoglio al rapper “Damn Rest Easy Von! Bronny, Bryce e io ci divertivamo con la tua musica e il tuo viaggio! Il ragazzo aveva un futuro dannatamente buono davanti a sé. Le mie preghiere e benedizioni vanno alla sua famiglia. #LeVonJames #KingVon” avrebbe scritto su twitter e anche Chance the Rapper “Wow. Quest’anno è stato così difficile. Rip von. Dio benedica lui e la sua famiglia, non posso crederci.”
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