Lil Baby e la Riforma Giudiziaria
Articolo di Gigi Proiettili
22.10.2020
”Va oltre l’essere bianchi o neri, è un problema dell’intero stile di vita…” LIL BABY – The Bigger Picture
Il suo brano “The Bigger Picture” ha preso piede durante le proteste di Black Lives Matter ma Lil Baby è tornato sui suoi passi per dire che non è adatto all’arena politica: “Non voglio essere Malcolm X o Martin Luther [King].… Ci ho ficcato il naso. Sono bravo in questo“, ha detto il rapper al mensile GQ.
Pare però che questo non significhi che Lil Baby non continuerà a parlare di riforma giudiziaria condividendo ciò che ha sopportato dietro le sbarre “La prigione è semplicemente farti sedere in una stanza da qualche parte. Cosa fa per migliorarti? Cosa fa per aiutarti a cambiare e rientrare nella società?”
“Per me, la prigione ti fa peggio … Non hai il guinzaglio al collo, ma hai le manette ai polsi. Non sei in una gabbia per cani ma in una gabbia umana, non molto più grande di una gabbia per cani. Vivi dove usi il bagno. Ti danno da mangiare quando vogliono nutrirti. Tu mangi quando ti dicono di mangiare. È quasi come essere un cane. ”
Lil Baby ha anche definito “The Bigger Picture” una canzone di cui è “orgoglioso” perché “Mi fa sapere che il mio stato mentale non è del tutto sbagliato – il modo in cui mi sento e il modo in cui penso“, tra l’altro guardati il video qua sotto, se non conosci il pezzo, perchè è una f*ckin bomba…
Ma quale riforma giudiziaria?
E’ presto detto, l’8 luglio la campagna di Joe Biden per le presidenziali statunitensi di novembre aveva presentato un documento sula task force creata insieme ai sostenitori del senatore Bernie Sanders che tratta alcune proposte sull’estensione della copertura nell’ambito del sistema nazionale sanitario “Medicare for All” e la fine della così detta ”guerra alla droga”.
Matteo Angioli per globalcommitteefortheruleoflaw.org, ha tradotto in Italiano il testo e noi ve ne riproponiamo un piccolo estratto:
PROTEGGERE LE COMUNITA’ ATTRAVERSO LA RIFORMA DEL SISTEMA DI GIUSTIZIA PENALE
Biden-Sanders unity task force
Il nostro sistema di giustizia penale non è in grado di mantenere le comunità al sicuro e, soprattutto, non è in grado di garantire la giustizia. L’America è la terra della libertà, ma la percentuale di persone dietro le sbarre pro-capite è superiore rispetto a qualsiasi altro luogo nel mondo. Invece di realizzare investimenti mirati in tema di istruzione, occupazione, salute e alloggi che, come dimostrato, mantengono le comunità sicure e prevengono il crimine, il nostro sistema ha criminalizzato la povertà, ha tagliato i servizi pubblici, ha esposto le comunità nere ad un eccessivo controllo delle forze di polizia ed è venuto meno al compito di mettersi al loro servizio. Invece di offrire ai detenuti l’opportunità di dare una svolta alle loro vite, le nostre carceri sono sovraffollate e continuano a rifarsi a metodi inumani di punizione. Invece di trattare coloro che hanno scontato la loro pena come cittadini a tutti gli effetti nel momento in cui si reinseriscono nella società, troppe leggi continuano a punire gli ex detenuti, erigendo barriere per l’accesso all’alloggio, all’occupazione, all’istruzione e al diritto di voto di milioni di americani.
Ancora una volta c’è una bella differenza sulle questioni trattate tra artisti USA e Italiani. Qui fanno notizia i piccoli beef tra Sapo Bully dell’FSK e Zoda (o Gionni Gioielli e Jamil) laggiù parlano di Riforma giudiziaria e giustizia universale. Ma d’altronde la differenza di mentalità è sostanziale, tra di noi c’è davvero chi pensa che fare paragoni tra artisti italiani ed esteri sia da esterofili nonostante in Italia si parli poco – e male – di politica, sopratutto tra i rapper più mainstream, che hanno paura di inimicarsi una parte della propria fanbase. Avete mai sentito Sfera Ebbasta prendere una qualsiasi posizione politica? Appunto…
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