La polizia ce l’ha con Meek Mill?

Articolo di Redazione

12.03.2020

 

Per due volte in meno di una settimana, le forze dell’ordine hanno perquisito il velivolo usato da Meek Mill per spostarsi privatamente. Domenica, all’aeroporto di Miami, dove il jet si era fermato per un pit stop, la polizia ne ha perquisito l’interno, mentre un Meek Mill incredulo filmava gli agenti che controllavano i bagagli.

Poi martedì sera di nuovo, ma questa volta la sorpresa del rapper di Philadelphia si è espressa soltanto in una foto postata su Instagram con la scritta “Searching the jet againnnn” (perquisendo il jet di nuovo!).

L’offesa di Mill deriva dalla sua convinzione che i controlli siano avvenuti per questioni razziali, dal momento che lui per primo è un nero e anche la gran parte delle persone che erano con lui. Ha infatti commentato, durante il video di domenica: “Quante vote devi essere perquisito se sei nero? Gliel’ho detto, il minimo che potete fare è darci un motivo per essere perquisiti. Sappiamo già tutti di essere neri, siamo stati perquisiti fin troppo. Abbiamo solo fatto sosta a Miami per perdere del cibo e fare il pieno. Adesso ci stanno facendo aprire tutti i bagagli”.

Prescindendo da giudizi politici, resta il fatto che i controlli dei voli privati hanno assunto un altro tono dalla morte di Juice WRLD; il trapper, infatti, morto per overdose di farmaci, ne aveva probabilmente ingerita una quantità eccessiva per eludere i controlli che stavano avvenendo sul jet su cui stava volando.