I problemi dei Baby
Articolo di Alessandra Testori
09.03.2020
È stato un folle sabato sera per i Baby della scena. Mentre DaBaby era in concerto a Tampa, in Florida, Lil Baby si stava esibendo a Birmingham, Alabama. Entrambe le performance si sono concluse malamente.
DaBaby, per la legge Jonathan Kirk, si stava avviando verso il palco in vista di un afterparty, quando un fan l’avrebbe colpito su un occhio con lo smartphone nel goffo tentativo di fare una foto; senza pensarci due volte, il rapper ha allungato la mano in uno schiaffo in direzione del molestatore — peccato che si trattasse di una molestatrice. Incastrato da un video della scena circolato sui social, il gentiluomo si è poi scusato su Instagram in una serie di storie nelle quali, inizialmente, si è giustificato affermando di non aver visto il sesso della vittima a causa del flash; successivamente deve aver capito che il genere contava poco e che, anche si fosse trattato di un uomo, sarebbe comunque stata un’azione disgustosa.
Nel frattempo, Dominique Armani Jones (si chiama davvero Armani di nome) aka Lil Baby era nel bel mezzo di “My Dawg”, quando nel backstage è scoppiata una rissa che si è trascinata sul palco fino a trasformarsi in sparatoria. Subito i presenti si sono precipitati dietro il palco e la vittima dello sparo è stata trasportata in ospedale in condizioni gravi, poi la polizia ha evacuato la zona. Pare che fosse nato un alterco tra gli organizzatori della serata e lo staff del rapper, ma per adesso non c’è niente di sicuro a parte il fatto in sé, che è stato ripreso da un fan.
L’eredità positivista ci porta ad essere convinti di vivere in un’epoca moderna e razionale e, parallelamente, il progresso tecnologico si presenta come la conferma di questa percezione. Ma il fatto che oggi sia possibile fare ciò che solo dieci anni fa sembrava impensabile non significa che l’essere umano si sia liberato della sua intrinseca istintualità: usando il telefono con la rotella, non avremmo mai pensato di poter registrare un video in qualsiasi momento con un cellulare sottile e leggerissimo. Ma, soprattutto, non avremmo mai pensato che, una volta raggiunta la tecnologia necessaria, avremmo ripreso percosse e sparatorie. O forse si?
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