I 5 rapper che avremmo voluto a Sanremo
Articolo di Davide Buda
04.02.2019
Il festival di Sanremo 2020 non sta un passo indietro a nessuno, presentandosi fin da subito oggetto di critica, di accuse e di sdegno. Tralasciando le polemiche, soffermiamoci su quel che resta del Festival della canzone italiana: la musica.
Leggendo la lista dei nomi appare ben evidente che l’aspetto urban è stato quello più trascurato, scaricando su Rancore e Junior Kally un peso forse troppo grande.
A tal proposito, noi di Hot Block Radio, abbiamo ipotizzato una serie di nomi e di brani che avremmo voluto a Sanremo, chissà che il prossimo anno qualcuno prenderà spunto per le selezioni…
5) Willie Peyote – Mang
Il primo nome che meglio potrebbe rappresentare la scena rap italiana è Willie Peyote che per capacità, competenze e stile non è secondo a nessuno. Ci piacerebbe vederlo portare sul palco un brano come Mango. Mango è ciò che ci si aspetta da un artista, ciò che la musica necessariamente richiede e ciò che il pubblico dovrebbe meritarsi: UN PEZZO RAP.
4) Ensi – Complicato
Ensi è certamente la personificazione dell’Hip-Hop e chi più di lui potrebbe rappresentarlo al Festival?! Complicato si struttura in maniera tale da rappresentare a pieno il rap e il dramma dell’essere, senza banalità e in maniera accessibile al grande pubblico.
3) Izi – Zorba
L’artista genovese classe ‘95, potrebbe essere un evidente esempio di quella che è la new wave del rap italiano e lo immaginiamo portare, sul palco della città dei fiori, un brano impegnato che la critica sanremese apprezzerebbe sicuramente, a nostro parere.
2) Mecna – Canzone in lacrime
Dopo la partecipazione di Ghemon, dello scorso anno, non potrebbe mancare Mecna (socio storico del cantante di Avellino) tra i cantanti in gara, con un carico di sentimenti e sad vibes che di certo con passerebbero inosservate. Canzone in lacrime, al fianco di Sick Luke, di certo lascerebbe il segno.
1) Madame
Chiudiamo la lista con Madame, la giovanissima artista che potrebbe, più di tutti, smuovere gli animi della manifestazione. Le sue capacità più che evidenti sono accompagnate da un immaginario stilisticamente unico e iconico. Madame è l’esempio che il rap non è sessista, che quando vuole premia chi è meritevole e che una donna nella musica può fare successo senza mostrare il proprio corpo.
Il singolo con cui la vorremmo sul palco? Il prossimo.
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