10 anni in 5 tracce – Luchè, romanticismo criminale
Articolo di Alessandra Testori
07.01.2019
Luchè è probabilmente il rapper più convincente nelle narrazioni di crimine e malavita, complice anche l’origine partenopea, semanticamente ben definita nell’immaginario collettivo, nel bene e nel male. Eppure, allo stesso tempo, è riuscito a rappresentare al meglio tutti gli aspetti dell’esperienza complessa e irrazionale che, in modo estremamente riduttivo, comunemente si denomina amore. Sono sue le parole più lievi e insieme appassionate scritte per una compagna, sue sono quelle colme del vuoto lasciato dall’allontanamento di lei. Mai superficiale o lezioso, Luchè tratta il dolce sentimento allo stesso modo in cui tratta la vita criminale: con crudo realismo.
5. La Risposta
Un testo semplice cantato tutto d’un fiato, in mezzo alla cui spontaneità risplendono frasi di sorprendente raffinatezza che descrivono la sensazione di unione profonda con la compagna.
4. Tutto Può Succedere
Forse la traccia maggiormente emblematica della compresenza dei due mondi, quello del crimine e quello della passione, nei testi di Luchè. L’immaginario romantico si fonde con quello criminale in un’allegoria in cui, con un gioco di compenetrazioni semantiche, la destinataria dell’ode d’amore può essere individuata tanto in una donna quanto in una pistola.
3. Ti Amo
Nella disperata richiesta di perdono per un errore imperdonabile, Luchè ripercorre le fasi della relazione con la donna che ha appena perso, rendendosi conto di averne causato la degenerazione e, poi, la fine, per una diffidenza del tutto immotivata.
2. Non Abbiamo Età
Spiraglio di luce nel cupo lutto della separazione, in cui la comparsa di una nuova figura positiva lo costringe a dover ricominciare da zero l’esperienza amorosa, così profondamente segnata dal dolore della storia precedente, con tutta la gioiosa istintualità da tempo dimenticata.
1. Attraverso Me
Il tempo non cancella le ferite più profonde e, a distanza di anni, l’autore guarda al passato con distacco, ma anche con l’amara consapevolezza di chi sa di aver perso “l’amore della vita”.
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